Caro Papa, lasciaci scegliere

1

 

Caro Papa,

ciò che hai affermato mi ha fatto gelare il sangue (Articolo). Sono una donna in età fertile, che prima o poi potrebbe rimanere incinta, e prima o poi potrebbe avere bisogno di abortire.

“Sicario non è colui che fa abortire una donna, sicario è colui che non permette a una donna di vivere la sua vita e fare le sue scelte”

Sicuramente anche le mie parole sono forti, ma me Le conceda per favore, perchè Le assicuro che trovano il suo fondamento.

In ogni paese in cui l’aborto è vietato le donne sono costrette a ricorrere a rimedi estremi, aborti di fortuna, o meglio definiti clandestini, in cliniche veterinarie tanto per fare un esempio. Ne conseguono infezioni, morte.

Non sono così difficili da trovare sul web informazioni e testimonianze di donne che hanno sofferto così tanto da trovare poi la morte perchè hanno dovuto fare tutto di nascosto. Solo in Italia, prima che la Legge 194/1978 venisse promulgata sono morte migliaia di donne e maggiori informazioni le si possono trovare qui. 

In Argentina le donne sono scese in piazza per esercitare il loro diritto di scegliere, e non ce l’hanno fatta . Le morti sono continuate e stanno continuando.

In Irlanda invece ci sono riuscite le nostre amiche, sono riuscite a ribaltare la situazione. Adesso sicuramente, molte di loro vivranno di più! Avranno la libertà di scegliere. E non rischieranno di morire per un aborto clandestino.

La situazione aborto sicuramente non è da prendere alla leggera.

Potrei giustificare le donne dicendo che il bisogno di abortire potrebbe conseguire a una violenza sessuale, o alla mancata possibilità di provvedere ai figli. Ma non lo farò. Perchè non servono giustificazioni. E’ talmente una scelta intima, privata, personale, che non merita di essere spiegata, nè tanto meno giustificata. Non parliamo per favore dei contraccettivi perchè un preservativo si può rompere. Non parliamo dell’astinenza per favore, sarebbe un insulto a tutte le donne che hanno lottato affinchè fossero libere di esprimere la loro sessualità senza essere tacciate per prostitute. E ancora in Italia questa libertà non esiste.

Caro Papa, la scienza non mente in ciò che afferma. Un embrione non è un’essere umano fino al suo sviluppo. E queste cose le insegnano alle elementari.

Nonostante tutto la convinzione morale ci impone alla giustificazione, a nasconderci, perchè ancora, nel 2018, a 40 anni dalla L. 194 del 22 maggio 1978, ci sono persone che ancora hanno il coraggio di giudicare una donna perchè esercita il suo diritto.

Nonostante tutto ancora, in Italia, ci sono dottori che si rifiutano di applicare la legislazione e di seguire le leggi. Però queste persone non vengono punite. Non vengono punite quando infangano il nome di una donna. Non vengono punite quando si rifiutano di fare il proprio lavoro. Quando in farmacia si rifiutano di vendere la pillola del giorno dopo, nonostante siano obbligat* a farlo.

Però volete punire noi donne. Volete punirci nonostante l’oppressione che avete esercitato nei nostri confronti per tutti questi anni, e che state continuando a fare. Ma esattamente perchè non volete lasciarci libere di scegliere. Cosa vi fa così paura? Perchè non volete lasciarci libere di scegliere e decidere cosa è meglio per noi, per il nostro corpo, per la nostra vita.

Caro Papa. L’obiezione di coscienza in Italia è legale. In qualche modo chi è obiettore o obiettrice di coscienza può lavorare in campo ginecologico e si può astenere dal seguire delle norme. Però Lei, Sua Eccellenza. Lei è una figura di spicco. Ci sono tante persone che seguono il Suo volere, la Sua parola senza batter ciglio, senza ragionare e senza pensare, affindando completamente la propria via alla volontà di Dio. 

Ma se non sbaglio è proprio la volontà di Dio, secondo la Chiesa Cattolica, dare la possibilità di scelta e il libero arbitrio alle persone. E quindi, non è esagerato, e decisamente inopportuno, giudicare una donna un’assassina solo perchè vuole esercitare un suo diritto? E sottolineo, ripetendo, che l’embrione non è un’essere umano fino al suo sviluppo. La legge infatti è stata creata proprio su questi dati scientifici.

La cosa più frustrante è che continuate a farci guerra, continuate a dirci cosa dobbiamo e non dobbiamo fare. Siamo vittime di un patriarcato che ci detta regole sin dalla nostra nascita: non possiamo vestirci come ci pare perchè dobbiamo pensare al decoro. Non possiamo avere gli atteggiamenti che vogliamo, perchè se una donna urla o dice parolacce allora è un maschiaccio. Però il maschio se dice una parolaccia non è un maschiaccio, fa solo il suo.

Non vorrei divagare passando di argomento ma il punto è solo uno: 40 anni fa, il 22 maggio 1978 è stata promulgata una legge. Una legge che voleva tutelare i diritti delle donne in materia di aborto. QUARANTANNI FA! E nonostante tutto ancora siete lì a combattere, e a darci di assassine o arrivare addirittura a dire che assoldiamo dei sicari, e per cosa? Per non darci la libertà di scelta per una moralità personale e non pubblica.

Che ognuno sia libero di agire, pensare con la propria testa e che sia tutelata sempre nel rispetto dell’essere umano altrui.

Io sono fortunata. Vivo nella parte fortunata del mondo. Vivo in un paese laico in cui gli uomini di religione non possono imporre le proprie idee e fare legislazione, perchè altrimenti, se nella mia vita avessi bisogno di abortire, sarei all’80% una persona morta.  Mi hanno creato disagio le Sue parole Eccellenza. Mi hanno creato disagio perchè il messaggio che mi ha inviato è chiaro: la Chiesa Cattolica si attacca a un embrione piuttosto che una vita umana.

Cordiali saluti e buon lavoro, sperando che questa volta Lei predichi davvero il bene per le donne.

 

Fonti:

Ansa

Repubblica

Storicamente

Immagine di Repubblica.it

Attenzione: il testo scritto è solo un mio parere personale. Per questo chiedo, qualora venga copiato o diffuso senza la condivisione diretta del link del blog, che venga chiesto il mio consenso. Vi ringrazio per la collaborazione.

Valentina R.