Oggi vi parlerò del progetto “Allah loves equality”, promosso da persone meravigliose che hanno come obiettivo quello di abbattere tutti i muri dell’integralismo, degli stereotipi e delle discriminazioni.
Guardate questo video per capire bene di cosa si tratta:
Il team di “Allah loves equality” andrà Pakistan dove incontrerà e darà voce alle storie di persone LGBT che lottano quotidianamente contro pregiudizi e discriminazioni.
Saranno intervistati anche medici che nonostante le leggi transfobiche aiutano le persone transgender nel loro percorso di transizione.
Verremo a conoscenza di giornalisti e attivisti per i diritti umani che rischiano ogni giorno la propria vita per i diritti legali della comunità LGBT pachistana, sfidando ogni convenzione sociale eteronormativa.
“Allah loves equality” è un’iniziativa nata all’interno del progetto Il Grande Colibrì, dall’idea e dal talento del regista indipendente e attivista per i diritti umani Wajahat Abbas Kazmi, realizzata e promossa grazie al sostegno di Fondo Samaria, di Arcigay Gioconda di Reggio Calabria e di Progetto Gionata e al patrocinio di tante altre realtà e associazioni.
Un Altro Genere di Rispetto promuove e sostiene questo progetto perché finché ci saranno fratelli e sorelle che vengono discriminat* dalla società, allora vivremo in un mondo che non mi rispecchia e che quindi tenterò di cambiare al mio meglio in questa vita.
Questo progetto fa parte del cammino per rendere il mondo un posto migliore e ha bisogno del nostro sostegno e del nostro aiuto per poter girare questo documentario rivoluzionario!!
Cliccate qui per accedere al crowdfunding!
E’ arrivato il momento di schierarci e difendere i diritti delle persone LGBT nei paesi islamici.
“È importante capire che, contrariamente alla percezione popolare, anche in un paese in via di sviluppo e così fortemente colpito dall’estremismo religioso come il Pakistan vive una vasta popolazione di persone LGBT. Si stima che più di 2 milioni di persone LGBT vivono in condizioni molto dure, a volte senza nessuna assistenza sociale e medica. Negli ultimi anni il Pakistan è stato terribilmente colpito dal terrorismo, con conseguenze pesantissime sulla vita delle persone comune, e ancora di più sulla comunità LGBT. Nelle maggiori città del Pakistan c’è un’ampia società nascosta in cui gay e lesbiche si incontrano, si conoscono e si amano, ma a causa dell’omotransfobia delle leggi e della società la loro vita è in pericolo. Il mio scopo è dare voce a queste persone e trasmettere il messaggio che l’Islam deve essere una religione di pace. Cercherò di trasmetterlo a tutte le persone, che siano musulmane o no. C’è una progressiva accettazione delle persone LGBT nell’Islam: dobbiamo dare voce e sostegno a chi la promuove”.
Wajahat Abbas Kazmi
Su, su!! Manca poco alla fine del crowdfunding, condividete! Più si è e più velocemente permetteremo a questo fantastico di team di fare la storia!
Qui i siti ufficiali: